"E qui papà devi pensà. Sì, che chi dopo stasera è andato a festeggià, la gioia la troverà solo sulle disgrazie altrui...pe' sta gente non c'è luce papà ma solo giorni bui...perché chi pe' soride deve vedé piagne uno, mille, centomila, è uno che nella vita sua starà sempre in fila. Chi invece la prova la vita sulla pellaccia, non starà mai a chiede un sorso da 'n'antra boraccia..." V.M.

mercoledì 8 dicembre 2010

La ricerca della felicità

Mi pare si intitolasse così quel bellissimo film che narrava le vicende di Chris Gardner. Da anni noi romanisti siamo un po' Chris Gardner e da anni i nostri beniamini sono spesso coloro che ci chiudono in faccia
la porta della felicità. Ci sforziamo ogni volta di trovare attenuanti su attenuanti, giustificazioni e scuse. Ma dai, il campo era orribile! Ma su, non ci hanno dato 3 rigori. Ma per favore, quel gol era in fuorigioco!!! Non dico che siano invenzioni le nostre perché sarei un pazzo. Ci hanno scippato almeno 2 campionati negli ultimi dieci anni, dalla vittoria, cioè, del nostro ultimo scudetto. Ci hanno scippato brutalmente 2 campionati mentre gli altri 8 ce li siamo persi noi per strada. Voglio salvare solo la stagione in cui l'Inter ha vinto per dispersione e quella dei mille allenatori, quella che verrà ricordata la pagina più brutta della recente storia giallorossa dopo Carlitos Bianchi. Dunque sono 6, questo compreso, i campionati che la Roma poteva vincere e che invece ha miseramente fallito. Già, miseramente.

Una volta perché hai iniziato bene e finito male, una volta perché hai iniziato male e finito bene ma non abbastanza, una volta perché eri deluso del tuo allenatore, una volta perché le fatiche della stagione precedente erano troppo opprimenti, una volta perché la società doveva essere venduta e una perché la società doveva essere comprata. Gli stipendi, i campi di Trigoria, la preparazione sbagliata, la palestra e la corsa. Ogni anno ce n'è una. La fantasia certo non manca! E in tutto questo i campioni siamo e saremo sempre noi. Campioni di tifo, di fedeltà, di correttezza, di passione e di amore. Campioni di orgoglio e di fede.
Siamo qui, che aspettiamo e forse invano aspetteremo di vedere una squadra forte e vincente. Invano perché è anche vero che in Italia i poteri forti credono nel calcio come un potente coagulante societario e quindi è bene che siano sempre i più numerosi ad avere la meglio sugli altri. Dunque Juve Inter e Milan continueranno anno dopo anno e decennio dopo decennio a spartirsi i trofei. Il popolo fregnone resterà convinto di avere la squadra più forte e più rappresentativa e contemporaneamente si piangerà addosso perché anche il calcio tedesco sta superando il nostro in bellezza e credibilità. Arriveremo ad avere solo 3 squadre in Champions e già ad inizio anno si saprà quali saranno. L'80% della popolazione sarà soddisfatto e dunque tutti saranno felici e d'accordo.
E noi? Noi saremo sempre qui a parlare, discutere, lamentarci...alla ricerca della felicità.

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