"E qui papà devi pensà. Sì, che chi dopo stasera è andato a festeggià, la gioia la troverà solo sulle disgrazie altrui...pe' sta gente non c'è luce papà ma solo giorni bui...perché chi pe' soride deve vedé piagne uno, mille, centomila, è uno che nella vita sua starà sempre in fila. Chi invece la prova la vita sulla pellaccia, non starà mai a chiede un sorso da 'n'antra boraccia..." V.M.

venerdì 22 ottobre 2010

La Roma che vorrei

In certi momenti penso che questo è uno di quegli anni che ormai siamo abituati a conoscere in cui la Roma fa un campionato anonimo, né arte né parte, in cui vinci una partita, poi ne pareggi due, ne vinci un'altra, perdi quella successiva e così via.
Dico che siamo abituati a conoscere questi campionati semplicemente perché negli ultimi anni sono capitati tanto di frequente quante sono state le stagioni in cui invece siamo stati al vertice. Dal 2001/02, anno successivo alla vittoria del Campionato, la Roma è arrivata sei volte 2°, due volte 8° e una volta 6°. Questo è il decimo anno dal glorioso e indimenticabile 2001 e ci stiamo quotidianamente chiedendo cosa mai accadrà. La convinzione che nulla sia perduto rimane (basta vedere ad oggi chi è in testa!) ma sembra che serva una scossa. Beh, io penso che quella scossa debba arrivare questa volta dall'interno e non dall'esterno. Ricordo l'anno dopo lo scudetto in cui inizialmente le cose non andavano benissimo e c'erano dei contrasti. Ricordo che un giorno Capello in conferenza disse: Ho capito cosa non va.

E la Roma ricominciò a correre fino a quando i sogni si spezzarono all'ultimo come, ahimé,troppo spesso da allora è accaduto. Sogno che un giorno Ranieri dica ai giornalisti: Ho capito cosa non va. Sogno che l'allenatore riesca a ritrovare il bandolo della matassa, fare quadrato con i giocatori, ritrovare quegli intenti comuni che quest'anno, e ne sono davvero convinto, potrebbero portare a grandi cose. Una partenza del genere potrebbe tagliare fuori dal campionato qualunque squadra ma non la Roma, non quest'anno. Abbiamo 8 punti ben 3 in meno dello scorso anno ma l'ottava, nona e decima giornata dello scorso anno furono un tris funesto: Milan, Udinese e Livorno: 0 punti. La Roma è da lì che deve ripartire, lo spogliatoio deve riguardare il film dell'anno scorso e capire che i punti dalla vetta sono solo 6 e se inanelli almeno 3 vittorie consecutive, saranno di sicuro meno di 6 a quel punto. Questo è un campionato strano, non fuggirà nessuno. Ma ripeto, vorrei che i cambiamenti arrivassero da dentro lo spogliatoio. Non c'è bisogno di un cambio d'allenatore, non ci sarebbe neppure alcuna alternativa! Ranieri deve decidere che quest'anno la forza della Roma è nell'attacco e dunque devi giocarti sempre le partite nella metà campo avversaria. E' palese, è sotto gli occhi di tutti: la difesa soffre e non riesce a sopportare il pressing avversario. Ma queste sono cose che migliorano con le settimane, è solo questione di tempo e fiducia. Oggi la miglior difesa è l'attacco, tra due mesi magari puoi anche avere diverse alternative ma oggi no. Se giocassimo con 10 difensori prenderemmo sempre 1, 2 o 3 gol. Quindi è forse meglio aggredire l'avversario in attesa che il vento si porti via anche un pizzico di sfortuna e che la condizione generale di tutti migliori.

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