La domenica calcistica era andata troppo bene. Pareggio di Milan e Juventus, vittoria sofferta, nonostante il punteggio dica altro, dell’Inter e sconfitta del Napoli. La Lazio non la menziono per il semplice motivo che sono certo che resterà nelle zone altissime ancora per poco. Tutto “apparecchiato”, abbiamo pensato in molti. Aggiungici pure che non c’erano stati due in schedina. Tutto talmente pronto per esser agguantato, che la Roma ha pensato bene di lasciarselo sfuggire. Avrei capito di più una gara sbagliata dal primo minuto: la testa è ancora a martedi;
"E qui papà devi pensà. Sì, che chi dopo stasera è andato a festeggià, la gioia la troverà solo sulle disgrazie altrui...pe' sta gente non c'è luce papà ma solo giorni bui...perché chi pe' soride deve vedé piagne uno, mille, centomila, è uno che nella vita sua starà sempre in fila. Chi invece la prova la vita sulla pellaccia, non starà mai a chiede un sorso da 'n'antra boraccia..." V.M.
martedì 30 novembre 2010
Double-face [di Diego Angelino]
lunedì 29 novembre 2010
Ci risiamo
E' tornata la Roma che consociamo, è tornata la Roma che tanto amiamo. Già, perché è inutile nascondersi dietro a un dito, noi siamo della Roma proprio per questo, perché se non avessimo voluto incazzarci a morte per certe partite, avremmo tifato lazio. E' vero che, come dice il cugino, ogni anno abbiamo sempre qualcosa da vincere e alla fine non vinciamo mai niente. Ma per me questo non è un difetto di cui vergognarmi, ma un privilegio di cui andar fiero!
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