"E qui papà devi pensà. Sì, che chi dopo stasera è andato a festeggià, la gioia la troverà solo sulle disgrazie altrui...pe' sta gente non c'è luce papà ma solo giorni bui...perché chi pe' soride deve vedé piagne uno, mille, centomila, è uno che nella vita sua starà sempre in fila. Chi invece la prova la vita sulla pellaccia, non starà mai a chiede un sorso da 'n'antra boraccia..." V.M.

martedì 30 novembre 2010

Double-face [di Diego Angelino]

La domenica calcistica era andata troppo bene. Pareggio di Milan e Juventus, vittoria sofferta, nonostante il punteggio dica altro, dell’Inter e sconfitta del Napoli. La Lazio non la menziono per il semplice motivo che sono certo che resterà nelle zone altissime ancora per poco. Tutto “apparecchiato”, abbiamo pensato in molti. Aggiungici pure che non c’erano stati due in schedina. Tutto talmente pronto per esser agguantato, che la Roma ha pensato bene di lasciarselo sfuggire. Avrei capito di più una gara sbagliata dal primo minuto: la testa è ancora a martedi;
sarebbe stato da squadra non grande, ma avrebbe avuto un senso. Invece la Roma scende in campo provandoci, andando prima vicino al vantaggio e poi meritando il pareggio. Torna dall’intervallo però senza più nulla da dire, lasciando spazio al contropiede rosanero fino a quel momento ben contenuto. E giù eresie: la convivenza Totti-Borriello o quella De Rossi-Pizarro (sono solo quattro anni che giocano sempre insieme…).

Io credo si sia trattato di una giornata storta, anzi di un seconda parte di gara orribile che ha portato alla capitolazione. È ovvio che il rammarico è forte, ma preferisco pensare al solo punto che abbiamo perso dal Milan. Restano tre giornate prima di Natale e sono convinto che ci saranno ancora risultati – visti anche gli scontri diretti – che permetteranno alla Roma di riavvicinarsi sensibilmente alla testa della classifica. Ho solo due desideri: che si inverta immediatamente il rendimento esterno – magari meno belli ma più pratici – e che in molti smettano di augurarsi infortuni per togliere fantomatici problemi a Ranieri: probabilmente non sarebbe cambiato nulla ma ieri, avendo avuto a disposizione Vucinic, forse il mister avrebbe potuto azzardare un cambio durante l’intervallo senza doversi affidare in corso d’opera a Julio Baptista, elemento non più presentabile con la maglia della Roma. Bisogna riprendere subito il cammino: c’è ancora molto da dire in questo campionato che, oltre ad essere uno dei più brutti della storia, sarà anche uno di quelli che si vincerà con meno punti. Non provarci fino alla fine sarebbe delittuoso.



Diego Angelino

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