"E qui papà devi pensà. Sì, che chi dopo stasera è andato a festeggià, la gioia la troverà solo sulle disgrazie altrui...pe' sta gente non c'è luce papà ma solo giorni bui...perché chi pe' soride deve vedé piagne uno, mille, centomila, è uno che nella vita sua starà sempre in fila. Chi invece la prova la vita sulla pellaccia, non starà mai a chiede un sorso da 'n'antra boraccia..." V.M.

martedì 26 ottobre 2010

Tutto il resto è noia [di Diego Angelino]

Il sentimento che prevale guardando una gara della Roma oggi è indubbiamente quello della noia. La gara di Domenica a Parma è rimasta in linea con le altre orribili (salvo Cesena-Napoli) giocate alle 12:30: vuoi per il caldo di Settembre, vuoi per la pasta alle 9 di mattina, vuoi per la scarsa qualità del gioco delle contendenti, questo appuntamento dell'ora di pranzo si sta dimostrando davvero deleterio e fastidioso. La Roma ci ha messo del suo nel mandarci per storto la Domenica, con una prova
-un'altra, purtroppo - incolore e sottotono.

Continua la confusione del tecnico, che cambia tre moduli nell'arco della gara senza mai riuscire a garantire logica alla sua squadra. Le cose più preoccupanti vengono dalle sostituzioni, sempre più cervellotiche, e dalla costante difficoltà nel trovare un modulo che riesca a garantire continuità di gioco e risultati ai giallorossi. A mio avviso la risposta sarebbe facile: Brescia, Inter e Cluj, le gare migliori della Roma quest'anno (una sconfitta frutto di una rapina e due vittorie) sono arivate col 4-3-1-2, con un trequartista alle spalle delle due punte e tre centrocampisti centrali. Visti i risultati, vista l'assenza di esterni di ruolo, perchè non continuare su questa linea? E' una domanda che spero prima o poi trovi una risposta adeguata.


Diego Angelino

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